Storie Libera-Te

Non siamo le violenze che abbiamo subìto, siamo il coraggio con cui le abbiamo affrontate

Lui era bellissimo e io non capivo perché corteggiasse proprio me…

L’ho conosciuto quando avevo appena compiuto ventuno anni.. bellissimo.. la mia amica del cuore, bellissima anche lei, era gelosa e si vedeva.. io mi chiedevo come mai invece corteggiasse proprio me… c’è poco da dire… Numerosi tradimenti… Ogni volta che ho avanzato sospetti mi ha picchiata… per Sonia mi ha spaccato il sopracciglio… per Filomena il labbro… mi ha picchiata col bastone che si usa per appendere i vestiti ma non mi ricordo come si chiamava quella ragazza… una volta che mi faceva male durante il rapporto gli ho detto che non mi andava più perché non voleva fare più piano… mi ha chiamata stronza e presa a pugni in testa… ho preso l’abitudine di coprirmi la testa con le mani già dall’inizio, in quell’occasione mi ha rotto l’indice sinistro.. mi ha tirato l’orecchio talmente forte che mi si è lesionata la pelle dietro al lobo e ha sanguinato.. una sera mi ha preso per i capelli e sbattuta con la fronte contro il muro del mio pianerottolo… in quell’occasione ho capito cosa significa “vedere le stelle”,d’istinto ho chiuso gli occhi… ma quando con la fronte ho colpito la parete un lampo di luce mi ha attraversato il cervello… mi ha lanciato contro la forchetta perché non avevo apparecchiato con quella che piaceva a lui… mi ha messo incinta intenzionalmente anche se io non volevo… poi se dapprima era contento e io piangevo perché ero l’unica dei due a lavorare, ha detto che erano problemi miei… la mattina dell’aborto doveva accompagnarmi… si è alzato dal letto e ha detto “che vengo a fare…” ho preso la valigia e sono andata da sola in autobus… e pensavo di fuggire, di non entrare ma non sapevo dove andare… La sera al mio ritorno ha preteso sesso orale… il giorno dopo ha preteso altro sesso… mi ha causato un’emorragia e io non sono andata nemmeno dal medico per la vergogna giacché mi avevano avvertita di non avere rapporti… tante altre cose che nemmeno mi vengono in mente tutte…

Illustrazione : Giulia Rosa

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“L’altezza del papavero”: storia della mia famiglia che credevo felice.

  1. Sarei andata prima a denunciarlo,e poi andata via dalla città per non vederlo mai più,uomini simili non sono belli sono bestie immonde e come tali vanno trattati

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