“Falsa, bocca di rosa, stronza ipocrita. Ti conosci molto meno di quanto non ti conosca io stesso e a me non mi freghi, io t’ho sgamata, a me non mi freghi. Mi vuoi al tuo fianco? Nel tentativo di risolvere le tue “doppiezze” vorresti darti una “normalità”. Maritino fedele cornuto e mazziato, e tu? A cercare sguardi furtivi, uomo o donna non importa, alla ricerca di godimento senza rispetto, con voracità. Bella, a concentrare su di te occhi e istinti; troppo bella per essere leale, troppo per sapersi controllare; esageratamente lasciva e schiava delle falsità, quelle che tu stessa ti racconti. Povera scema, pensi di fregarmi ma io ti ho capita e non mi freghi. Gli uomini ti piacciono, anche le donne, io lo so meglio di te quello che provi. Il tuo corpo ti tradisce, sinuosa e provocante (un po’ zoccola diciamolo), attizzi, ecciti e arrapi il maschio e la femmina. Tutto di nascosto, tutto fatto ad arte per annientare l’uomo. Tutto fatto ad arte per annullare me.”Ci vuole del tempo per conoscersi, per capire e per saper elaborare la violenza, dovunque si manifesti. A distanza di anni ancora fa male il ricordo di tanta condivisa voglia di fare e farsi del male. Un uomo e una donna in uno spazio/tempo complicato; spiccata capacità immaginativa e di distorsione della realtà lui e insanabile bisogno di amare essendo a disposizione totale dell’altro lei.Mi fa rabbia non aver reagito al delirio con lucidità, non aver riconosciuto, in quelle pur chiarissime distorsioni mentali, il rischio di vivere in una realtà fatta di piccoli incubi ad occhi aperti, di quelli che ti giri al tuo fianco e in quegli occhi che prima ti sorridevano osservi solo disagio e rabbia provocati da non so bene quale atteggiamento spregiudicato, offensivo, osceno, sleale.Mi fa male essere diventata sua complice inconsapevole esattamente nel momento in cui il dubbio che le sue critiche nei miei confronti fossero vere mi ha attraversato la mente. E poi un’autocritica infinita sul fatto che… beh sì forse sono troppo socievole, troppo disponibile con gli altri e che poi magari è vero che dò l’impressione di starci. Vabbe’ basta stare più attenta, niente più tutti questi baci sulle guance quando incontri un amico o una amica, abbracci e scherzi…sù non siamo mica bambine! E’ un attimo. Da quel momento ogni singola discussione era una occasione per scagionarmi da aver fatto, detto o pensato qualcosa. Mi sono detta…non sono cose vere, sono sue paure o sue allucinazioni, se tutto è lì nella sua testa, solo nella sua testa, non sarà difficile fargli cambiare idea. Riuscirò a fargli vedere la realtà. Lui è accecato dall’amore, dal troppo amore, da una eccessiva sensibilità..e io in fondo ne sono quasi compiaciuta. Ma quale realtà avrei dovuto mostrargli? Non si sarebbe mai accontentato della realtà e nel momento in cui ho accettato il pensiero distorto dell’altro l’ho autorizzato ad avere potere su di me; lui è diventato lo specchio dentro al quale volevo essere perfetta, perfetta per lui che “sentiva” così profondamente, lui che “vedeva” più accuratamente degli altri, lui che con sensibilità ed empatia nei confronti di tutti e tutte non era mai aggressivo, mai in pubblico.A distanza di anni fa ancora male essermi sentita così lontana dall’essere la persona più importante per me stessa, dall’essere colei che avrebbe dovuto difendere la propria salute fisica e psicologica, che avrebbe potuto riconoscere qualche segnale e svariati atteggiamenti che non avevano altro intento che quello di denigrarmi e farmi sentire tanto piccola.
cerca
Scrivici
Se vuoi raccontarci la tua storia (che sarà pubblicata in maniera del tutto anonima) puoi utilizzare questo form o scriverci all’indirizzo: storieliberate[at]gmail.com. Se vuoi saperne di più sul progetto del blog e su di noi puoi cliccare qui
HAI BISOGNO DI AIUTO?
Di.Re. Donne in Rete Contro la Violenza
Servizi antiviolenza Provincia dell’Aquila
Associazione Donatella Tellini (Aq)
Vita di Donna (consulenze gratuite anche telefoniche e via mail su questioni di salute)
800290290 Numero verde antitratta. The anti-trafficking toll–free number is anonymous and available 24 hours a day, 7 days a week, every day of the year.
Teenformo – App gratuita dell’Aied dedicata alle e agli adolescenti
AIED Consultorio L’Aquila
2 giorni 15 minuti fa
🔴⚫ SOSTIENI ANCHE TU FUORIGENERE!!! 🔴⚫
📣📣📣 Da un anno ormai non possiamo più organizzare momenti di autofinanziamento indispensabili per le attività che portiamo avanti, ma le nostre battaglie continuano e per questo abbiamo bisogno di voi! 😁
📢 Sostieni il nostro collettivo acquistando la t-shirt e la mascherina con il disegno dedicato a FuoriGenere di (Z)ZeroCalcare ✏️
📌 Taglie t-shirt: modello donna (s, m, l, xl); modello uomo (s, m, l, xl).
📌 Mascherina taglia unica.
📞 Per info e prenotazioni: 3356126401 (Valentina) o 3298774279 (Ilaria).
2 giorni 17 ore fa
DANA VA LIBERATA, SUBITO!
Ci uniamo all’appello delle Fomne contra'l TAV ricordando che oggi,14 aprile, il Tribunale di Sorveglianza è chiamato a decidere per l'ennesima volta sulle sorti di #Dana rinchiusa ormai da quasi 7 mesi al carcere delle Vallette di Torino, con la sola colpa di aver spiegato ad un megafono le motivazioni della protesta No Tav.
Questa ingiustizia deve finire! Per questo serve l'aiuto di tutt@ voi, di tutt@ noi!
Forza Dana, forza #NoTav!!
#danalibera #14aprile
3 giorni 47 minuti fa

Un comune emiliano ha cominciato a usare lo schwa (ə) per essere più inclusivo | Flashes - Il Post
Il comune di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, ha cominciato a usare in alcuni contesti il simbolo fonetico ə, detto schwa, come desinenza finale al posto dei plurali maschili universali per usare un linguaggio «più inclusivo». Lo ha fatto
4 giorni 1 ora fa
L’Italia è all’ultimo posto nell’Unione europea per parità di genere nel mondo del lavoro. Lo rileva il monitoraggio dell’Eige, l’istituto per l’uguaglianza di genere. Nel Gender Equality Index 2020 il nostro Paese si trova al di sotto della media europea in quasi tutti gli ambiti, ma per quanto riguarda il lavoro, siamo il fanalino di coda dell'UE

Sulla parità di genere nel mondo del lavoro l’Italia è fanalino di coda dell’Unione europea
L’Italia è all’ultimo posto nell’Unione europea per parità di genere nel mondo del lavoro
4 giorni 23 ore fa
FuoriGenere Incontra Andrea Santoro
Scrittore e formatore, si occupa di tematiche inerenti gli stereotipi di genere, il bullismo, la paternità consapevole e la parità di genere, di prevenzione della violenza maschile a donne e minori ed è Presidente dell’ Associazione il Cerchio degli Uomini di Torino.
Cosa vuol dire incontrarsi nel Cerchio e lavorare su un nuovo modo di stare in comunità come uomini, compagni e padri, attraverso la messa in discussione del modello patriarcale?
Come si lavora, all’interno dell’associazione, nell’ambito dell’educazione alle emozioni con anche l’obiettivo di accogliere modi di relazionarsi non violenti? In che modo viene promossa una paternità consapevole? Come entrare in relazione con i movimenti femministi?
Felicità, stereotipi di genere, consapevolezza e responsabilità.
Di questo e molto altro abbiamo parlato con Andrea Santoro, che ringraziamo per il tempo chi ci ha dedicato, nel secondo ciclo del nuovo appuntamento di #FuoriGenereIncontra, dedicato al confronto tra gli uomini e le tematiche del femminismo, la violenza di genere e il patriarcato.
Lascia un commento